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Come creare un ecosistema digitale per un marketing etico e sostenibile

by Monica

Creare un ecosistema digitale etico e sostenibile è l’unico modo, a mio parere “sano”, che piccoli brand e professionisti hanno oggi per comunicare sul web e fare markteting.

Sì, bello. Ma cosa significa un ecosistema digitale etico e sostenibile?

Chi è arrivato 20 o 10 anni fa sul web non ha avuto grandi difficoltà a trovare il proprio spazio. Promuovere la propria attività era facile, bastava esserci e avere un minimo di intraprendenza. Ogni giorno che passa però il web diventa un posto sempre più affollato e riuscire ad emergere è sempre più complesso.

Il fatto che tutti ormai viviamo attaccati allo smartphone rappresenta una grande opportunità per entrare in contatto con altre persone. Allo stesso tempo però, dobbiamo farci spazio tra un numero indefinito di competitor e una tecnologia che ogni giorno presenta novità a cui è difficile star dietro.

Un ecosistema digitale è uno spazio che costruiamo su misura per noi in cui scegliamo di essere presenti, concentrando le energie su pochi canali davvero utili a raggiungere le persone interessate al nostro lavoro.

Crea un ecosistema basato sui valori

Sono arrivata a queste riflessioni basandomi sulla mia esperienza sul web e sui cambiamenti che il digitale ha portato nel mio modo di lavorare e sul mio mindset.

Un ecosistema digitale etico e sostenibile è ciò che fa per me come libera professionista. Inoltre, questi sono alcuni dei valori che condivido con i miei clienti e che ci permettono di lavorare bene insieme perché abbiamo la stessa visione del lavoro e, più in generale, del mondo in cui vogliamo vivere e di ciò che in questo mondo vogliamo seminare.

A un certo punto ha iniziato a prendere piede il concetto (sbagliato) che comunicare sia un fatto di quantità e non di qualità.

Si è cominciato a rincorre algoritmi che ci vogliono sempre connessi per soddisfare modelli di business che non sono i nostri, e si è caduti in un sistema ingannevole che ci ha fatto credere che essere sempre presenti e vivere costantemente in vetrina sia la formula vincente per ottenere clienti e superare i competitor.

Nella maggior parte dei casi liberi professionisti e imprenditori non hanno bisogno di quantità ma di aumentare, attraverso i contenuti, il valore percepito dei propri prodotti e servizi.

Se, attraverso i contenuti riusciamo a trasmettere qualità, potremo ottenere:

  • clienti che condividono i nostri valori;
  • clienti disposti a pagare un prezzo più alto;
  • meno perdite di tempo;
  • clienti che si fidano di noi ancor prima di conoscerci.

Ma la qualità ha bisogno di tempo, dedizione e pazienza. Se ancora non abbiamo un team che ci supporta nella creazione dei contenuti, è meglio un post in meno e un po’ di qualità in più.

Creare un ecosistema digitale basato sulle nostre esigenze è il modo migliore per ridurre i tempi e i costi del marketing per offrire ai clienti una maggiore qualità.

Ma vediamo più nel dettaglio cosa significa.

Etica nel marketing digitale

Il marketing etico è un approccio al marketing che si basa su principi e comportamenti responsabili, mirando a creare valore non solo per l’azienda, ma anche per i consumatori e la società nel suo complesso.

Richiede in primo luogo trasparenza riguardo a prodotti, servizi e pratiche aziendali, offrendo ai clienti informazioni accurate e non fuorvianti. Implica il rispetto dei consumatori, evitando pratiche di manipolazione, come la pubblicità ingannevole o l’uso di tattiche di vendita aggressive. Inoltre, gli imprenditori che vogliono adottare un marketing etico devono impegnarsi ad essere socialmente responsabili, tenendo sempre in considerazione l’impatto che le proprie azioni hanno sulla comunità e l’ambiente.

Purtroppo, soprattutto su alcuni canali social, è facile trovare consigli di sedicenti “esperti” che promuovono pratiche di vendita poco etiche, volte più all’ottenimento di un guadagno facile e immediato per se stessi che non al consolidamento di un’azienda nel tempo.

Fortunatamente, però, sono molti gli esempi di aziende e professionisti di successo che seguono principi etici nel loro marketing e dimostrano che è possibile avere successo commerciale senza compromettere i propri valori.

Il marketing etico a lungo termine porta a una maggiore fiducia dei consumatori e a una migliore reputazione aziendale, il che è certamente vantaggioso per le aziende che hanno come obiettivo, non solo la crescita del fatturato, ma portare valore nel mondo.

Tuttavia, è importante notare che il marketing etico richiede un impegno sincero e continuo da parte delle aziende e non dovrebbe essere utilizzato solo come strumento di pubbliche relazioni o come una moda passeggera.

Per approfondire questo tema ti consiglio due libri che ho trovato molto interessanti:

Sostenibilità nel marketing digitale

Quando si parla di sostenibilità oggi, il pensiero va soprattutto a quelli che sono i principi di rispetto per l’ambiente ed equità sociale. Principi che ritengo debbano far parte dei valori imprescindibili di un’azienda sana che vuole portare valore nel mondo. Ma di questo parlerò in un altro post dedicato, vista l’importanza dell’argomento.

Parlando di ecosistema digitale sostenibile però, voglio soffermarmi soprattutto sugli aspetti interni all’azienda e all’impatto che il digital marketing può portare nel lavoro (e nella vita!) di un professionista o di un piccolo imprenditore che decide di promuoversi sul web.

Se è chiaro a (quasi) tutti che ormai avere una presenza online è indispensabile per un brand, come farlo è un po’ meno chiaro, soprattutto per chi ha le giornate impegnate a svolgere il proprio lavoro e non può permettersi un team dedicato e i budget di marketing dei grandi marchi.

La comunicazione di un professionista o di un piccolo imprenditore non può prescindere da un suo coinvolgimento diretto, anche nel caso decida di farsi supportare da professionisti a cui delegare parte del lavoro. E questo implica un consumo di tempo ed energia che va tenuto presente, oltre all’investimento che deve essere economicamente sostenibile.

Per questo è fondamentale creare un ecosistema che permetta in poco tempo di creare contenuti mirati da pubblicare su poche piattaforme scelte con cura.

Quando ci si affaccia al mondo del web è facile essere travolti da troppe informazioni e troppi stimoli che ci fanno perdere la concentrazione sul nostro obiettivo primario e sui reali bisogni dei nostri clienti.

Un’attenta e approfondita analisi del nostro cliente deve essere la base per creare contenuti che abbiano un reale valore per attrarre persone in target. Questo ci permetterà anche di ridurre il tempo per la creazione dei contenuti che dovranno poi essere veicolati attraverso pochi canali ben selezionati.

Creare un ecosistema digitale sostenibile: gli asset indispensabili

È sempre più difficile destreggiarsi tra siti, blog, canali social, broadcast, newsletter, podcast e tante altre piattaforme che spuntano ogni giorno, ognuna con regole e tecnicismi differenti, e soprattutto rimanere concentrati sui nostri obiettivi senza rispondere ai canti delle sirene che ogni piattaforma fa risuonare per attrarci a sé e mantenerci al suo interno.

Uno dei più grandi errori, che io stessa ho commesso, e che ritrovo in molte delle persone che arrivano da me in consulenza, è quello di disperdere troppe energie per mantenere una presenza attiva sui social. All’opposto, c’è chi invece rimane bloccato davanti al numero eccessivo di contenuti che pensa di dover creare per poter emergere e rinuncia in partenza a comunicare.

Nella realtà, per ottenere i primi clienti e mantenere un flusso costante di richieste, abbiamo bisogno di pochi strumenti.

1. Sito web

Il sito web è la nostra casa digitale. È l’unico spazio in cui possiamo mettere in ordine le informazioni utili e i contenuti che pubblichiamo per renderli facilmente fruibili. E soprattutto è il luogo dove possiamo creare un percorso di acquisto efficace per trasformare i lettori in clienti.

Il primo passo da fare è acquistare un dominio con il nostro nome per avere un indirizzo stabile dove le persone possono raggiungerci.

Se non ne hai ancora uno e pensi che in questo momento per te la realizzazione di un sito web sia troppo impegnativa, sappi che l’importante è che sul sito ci siano le informazioni essenziali da dare ai clienti, organizzate in modo chiaro:

  • chi sei
  • cosa puoi fare per loro
  • come possono contattarti
  • come possono acquistare

Il mio consiglio è di realizzare un sito in Wordpress che potrai facilmente implementare e arricchire in un secondo momento con ulteriori informazioni, e magari con un area blog per ottimizzare la seo e migliorare il posizionamento sui canali di ricerca. Ricorda che un sito ben posizionato, con il tempo, ti porterà un flusso di clienti costante, lavorando per te 24 ore su 24.

2. Un canale social

Il secondo passo è scegliere un canale social (al massimo due) in cui diffondere i contenuti che crei per il blog.

Forse avrai sentito dire che ogni canale ha un linguaggio diverso e ha bisogno di un calendario editoriale dedicato, e quindi pensi di dover creare contenuti completamente diversi.

In realtà, se hai studiato con attenzione i tuoi clienti e i loro bisogni reali, le risposte che cercano sono sempre le stesse, su qualsiasi piattaforma.

Dopo aver creato il testo per il tuo blog, ti basterà riprendere quei concetti e riformularli in una nuova versione adatta al canale social che sceglierai.

Scegli una piattaforma che ti consenta di comunicare attraverso un formato adatto a te: video, audio, testi, immagini, grafiche. Non forzarti a creare contenuti che non sono nelle tue corde solo perché sono di moda e pensi possano farti diventare “virale”. Come professionista o imprenditore, non sei sui social per ottenere milioni di follower ma sei lì per parlare con coloro che potrebbero realmente acquistare un tuo prodotto o servizio.

3. Newsletter

L’ultimo step per creare un ecosistema digitale sostenibile, è aprire un canale di comunicazione diretta che ti permetta di passare da una comunicazione uno a molti, a una comunicazione uno a uno.

Per fare questo il metodo migliore rimane la newsletter. Forse ti sarà capitato di pensare che è obsoleta e che siamo tutti stanchi di aver le caselle di posta piene ma, ad oggi, è lo strumento migliore per concludere una vendita online.

E soprattutto, se scriverai contenuti davvero interessanti per la tua audience, le persone saranno felici di riceverla e leggerla. Perché diciamocelo, siamo tutti stanchi di contenuti spazzatura, ma le mail interessanti le apriamo e leggiamo sempre con piacere. Anche in questo caso un’analisi approfondita dei bisogni dei tuoi clienti è indispensabile per creare contenuti di valore.

La newsletter è l’unico strumento che ti permette di raggiungere direttamente le persone, senza i filtri di altre piattaforme, per parlare con loro ogni volta che lo ritieni opportuno.

Non inviare solo fredde mail di vendita ma crea testi che parlino al tuo pubblico: racconta le tue esperienze, come hai risolto un problema che avete in comune, come hai aiutato un tuo cliente. Se non sai di cosa scrivere la mappa dell’empatia può aiutarti a trovare gli argomenti giusti.

E non dimenticare di invitare le persone a risponderti! Se avrai toccato i tasti giusti saranno felici di farlo.

Con il tempo sarà uno strumento utilissimo per vendere i tuoi prodotti e servizi in modo etico e sostenibile.

Spero che questo post ti sia stato utile. Se hai domande o vuoi scrivermi la tua esperienza puoi lasciarmi un commento qui sotto o scrivermi per avere più informazioni sui miei servizi per far crescere il tuo business.

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